Che cos’è una startup? L’innovazione che fa ripartire l’Italia!
Che cos’è una startup e come si costituisce? Esploriamo insieme le organizzazioni innovative che rimettono in moto numerosi settori!
“La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura1”. Questa era l’opinione che Albert Einstein aveva sul concetto di crisi e sul suo valore, una tesi che possiamo confermare anche oggi, in un periodo pieno di difficoltà per le aziende e i lavoratori. La crisi mette gli individui di fronte a numerose sfide, che talvolta portano a un drastico fallimento e altre volte rappresentano una rottura con il passato da leggere in chiave positiva.
Negli ultimi anni l’intensificarsi della crisi economica – sempre più evidente in tempi di emergenza sanitaria – ha visto la morte di molte aziende appartenenti ai più svariati settori. Di contro abbiamo assistito anche alla nascita di nuove realtà pronte a emergere nel mercato grazie a idee innovative.
Si tratta delle startup, termine che fin da subito tradisce il “nuovo inizio” che esse promettono. Spesso composte da menti giovani e brillanti e rappresentate da progetti che vanno in qualche modo a rinfrescare il mercato nel quale si inseriscono, le startup sono il futuro del nostro Paese, una risposta alla crisi e un’occasione di crescita.
Vediamo nel dettaglio che cos’è una startup e il valore che queste neo-imprese possono avere per l’economia (anche nel settore edile)!
Che cos’è una startup? I requisiti per sfondare con un’idea geniale!
Negli ultimi anni si è parlato molto di startup e di come queste nuove realtà stiano avendo sempre maggiore riconoscimento. Ma di preciso che cos’è una startup e qual è la differenza tra startup e azienda?
Rientrano nel concetto (stabilito dal Decreto Crescita 2.0 della legge 221/20122) tutte le associazioni che si differenziano dalla classica realtà aziendale in base ad alcuni tratti distintivi.
Tra le principali caratteristiche della startup spiccano la temporaneità e la scalabilità. Una startup deve dunque nascere con lo scopo di essere transitoria, ossia originata da un’idea che permetta in futuro di convertire l’organizzazione in una vera e propria azienda, nonché aderire a un tipo di business capace di inserirsi in un mercato in crescita, dove il progetto è replicabile.
Si tratta di un’esperienza sperimentale, nata però con l’obiettivo di proseguire nel tempo in una nuova veste. Alla base del significato di startup c’è dunque un velo di incertezza nei confronti di un mondo imprenditoriale ancora tutto da sondare, ma anche una grande voglia di crescere con un progetto innovativo.
Oggi con l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19 il ruolo delle startup in Italia nel 2020 è sempre più rilevante a livello economico. In un mondo in cui è difficile tenere a galla le vecchie imprese, il pensiero di avviarne di nuove è angosciante, ma anche indice di grande coraggio e di un’inventiva fondamentale per la vita del Paese.
Per questo esistono varie agevolazioni per le startup messe a disposizione dallo Stato, per appoggiare le iniziative e incentivare l’occupazione tra le fasce di lavoratori più giovani.
Per potersi classificare come startup un’organizzazione deve però rispettare dei requisiti fondamentali: deve prima di tutto essere stata creata da zero (dunque non frutto di fusione o cessione di un’azienda) ed esistere da non più di 5 anni. L’associazione può avere sede anche in un altro Paese dell’Unione Europea a patto che l’Italia ne ospiti almeno una filiale produttiva, e deve rinunciare alla distribuzione degli utili.
Esistono inoltre dei limiti anche nel valore di produzione della neo-impresa, che non deve essere superiore a 5 milioni di euro l’anno. Anche l’obiettivo stesso dell’associazione è rilevante: essa deve avere uno scopo innovativo, ossia impiegare parte dei costi per attività di sviluppo e assumere personale rappresentato per un terzo da ricercatori e dottorandi, oppure per due terzi da collaboratori che hanno ottenuto il titolo di laurea magistrale.
L’organizzazione deve infine essere in possesso di un brevetto, correttamente depositato e registrato presso gli enti competenti. In fondo, che cos’è una startup se non un’invenzione rivoluzionaria?
Come aprire una startup: modalità di costituzione e agevolazioni
Dopo aver visto che cos’è una startup è il momento di comprendere le procedure per la sua creazione. Il primo passo è creare una società di capitali, anche tramite l’apposita piattaforma digitale gratuita, e comunicarne l’apertura con una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Previa richiesta (anche questa compilabile digitalmente) è necessario inoltre farsi iscrivere alla categoria delle startup3.
Rispettare questi requisiti per una startup non fa solo sì che essa possa definirsi tale, ma consente agli aspiranti imprenditori di avere accesso a interessanti agevolazioni.
Il sostegno di cui una neo-impresa ha bisogno per sopravvivere è prima di tutto di tipo economico. Per questo motivo lo Stato ha stilato una lista di imprese – definite incubatori – che si offrono di appoggiare lo sviluppo dell’organizzazione dal punto di vista manageriale e pratico (con la fornitura di un luogo fisico dove operare e apposite strumentazioni).
Quali sono dunque le agevolazioni per le startup? Un’organizzazione innovativa è esente dal pagamento di imposte di bollo e diritti camerali e può ottenere fondi tramite il sistema del crowdfunding su portali ufficiali.
A questo si aggiungono garanzie interessanti sui finanziamenti richiesti alle banche e la possibilità – in caso di una riduzione del capitale di base di almeno 1/3 – di ridurre la perdita nel corso del secondo esercizio successivo.
Nonostante i vincoli stabiliti per potersi considerare una startup innovativa, la gestione del personale è più flessibile rispetto a un’azienda classica. I contratti a tempo determinato possono infatti durare 36 mesi (e non 12 come nei casi più tradizionali).
Il pagamento dei dipendenti viene effettuato secondo quanto stabilito dai fondatori della startup, anche in base al fatturato e può consistere nella partecipazione del personale al capitale sociale
Per informazioni approfondite su che cos’è una startup, sulle modalità di creazione, i requisiti e le agevolazioni per aprire una startup in Italia nel 2020 è possibile visitare la pagina dedicata del Ministero dello Sviluppo Economico.
Anche l’edilizia riparte dalle Start Up: l’esempio di Toolery
Nonostante l’emergenza sanitaria il mondo della startup è ben avviato e lo confermano i risultati dei progetti recentemente presentati alle più importanti competizioni digitali.
Solo lo scorso 23 e 24 ottobre ben 400 nuove startup hanno deciso di combattere il momento di crisi causato dalla pandemia candidandosi al DigithON 2020.
L’affluenza delle neo-imprese, intenzionate a distinguersi con le loro idee innovative, è stata enorme e ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante superare i momenti più cupi per l’economia con impegno e coraggio.
Per prendere parte alla competizione finale sono state selezionate 50 startup che hanno investito tempo e denaro nei più svariati settori, dalla salute all’ambiente, dall’agricoltura (sempre più improntata a un’idea di sostenibilità) all’urbanistica, fino a toccare il settore dell’edilizia, che ha risentito particolarmente della crisi degli ultimi anni.
La partecipazione di idee fresche e giovanili in un mondo – quello edile – che ha sempre più bisogno di innovazione è un segnale importante, che sottolinea non solo le infinite potenzialità per la costruzione di imprese capaci di portare novità sul mercato, ma anche una buona risposta di quest’ultimo a una visione sempre più flessibile e digitalizzata dell’industria edile.
Era proprio questo l’obiettivo di Toolery, che si è distinta al DigithON 2020 e si è classificata al primo posto alla Start Cup Lazio 2020, promossa dall’iniziativa Lazio Innova.
Accanto a Nanotech – che ha gareggiato grazie alla creazione di un nanocollagene di ultima generazione – Toolery ha rappresentato un ottimo esempio di innovazione nel settore edile gareggiando nel Team Giovani e annunciando una nuova piattaforma capace di offrire a imprese edili e rivenditori la possibilità di acquistare materiali in modo comodo e del tutto digitalizzato.4
Nanothech, Toolery e tutti i partecipanti alle recenti competizioni sono solo un esempio di quanto sia importante innovare i settori con idee fresche e solide, per fare in modo che la crisi non sia altro che un’occasione di rinascita, proprio come Einstein aveva teorizzato.
1 https://www.libriantichionline.com/divagazioni/albert_einstein_crisi_benedizione
2 https://startup.info/it/start-up-di-unazienda/
3 https://intraprendere.net/18237/cosa-e-una-start-up/
4 https://www.corrierecomunicazioni.it/digital-economy/edilizia-la-piattaforma-digitale-toolery-vince-start-cup-lazio-2020/